Wasabi: cos’è e come si prepara

Lo vedete sempre in compagnia di sushi e sashimi ed è la nota piccante, da far mancare il fiato, della cucina orientale. Il wasabi è una salsa verde che si ottiene da una radice, meglio chiamarlo rizoma, della Eutrema japonicum conosciuto anche con il nome di ravanello giapponese, una varietà di rafano molto piccante.

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Il wasabi, con il suo caratteristico sapore piccante, è un ingrediente amato da molti appassionati di cucina in tutto il mondo. Originario del Giappone, il wasabi viene spesso servito come condimento per accompagnare molte ricette, conquistando il palato di tutto il mondo. In questo articolo, vedremo come si prepara e come si usa, nonché i dettagli sul suo processo di coltivazione e raccolta.

Preparazione del Wasabi

Il wasabi è tradizionalmente preparato grattando la radice fresca di questa pianta. La parte usata è la radice stessa, che ha una forma irregolare e un colore verde acceso. Prima di grattarla, la radice viene spazzolata delicatamente per rimuovere lo sporco e le impurità superficiali. È importante notare che il vero wasabi è un ingrediente fresco e puro, diverso dalle alternative a base di rafano che spesso vengono vendute come wasabi, ma che hanno un sapore meno intenso.

Quindi fate attenzione e leggete attentamente quello che trovate scritto sulla confezione. Da noi è un po’ difficile trovare la radice fresca, infatti lo potete trovare direttamente in pasta o in polvere. In quest’ultima versione, la radice viene prima essiccata e poi trasformata in farina. Il gusto è meno intenso ma conserva il suo retrogusto. 

Una volta pulita, la radice di wasabi viene grattugiata utilizzando una grattugia speciale chiamata oroshi, che ha una superficie ruvida per ottenere una consistenza fine. Si consiglia di grattugiare il wasabi solo al momento dell’utilizzo, in modo da poter apprezzare appieno il suo sapore fresco e pungente. 

grattugia per wasabi

Come usare il Wasabi

Il wasabi viene utilizzato principalmente per accompagnare il sushi, il sashimi e altri piatti di pesce crudo. Viene servito come pasta verde con la quale gustare il pesce. La sua distintiva nota piccante conferisce quindi un tocco di freschezza al sapore delicato del pesce crudo, creando un equilibrio unico di sapori.

Oltre ad essere utilizzato con il pesce, può anche essere aggiunto a salse, zuppe, marinature e condimenti per insalate per dare un tocco di vivacità e piccantezza. Ad esempio aggiungetelo alla classica insalata di riso per una nota piccante, erbosa e insolita.

Quindi è molto importante dosare il wasabi con attenzione, poiché il suo sapore può essere estremamente piccante. Oltre a questo può decisamente coprire gli altri sapori ed essere dominante nel piatto facendovi perdere il gusto. Di solito, una piccola quantità è sufficiente per apprezzarne appieno la sua intensità.

Come si coltiva 

La coltivazione richiede soprattutto pazienza, poiché è una pianta che necessita di cure specifiche e periodi lunghi per arrivare a maturazione. Questa pianta cresce in ambienti freschi, ombreggiati e umidi, con una temperatura tra i 10°C e i 20°C. Infatti il wasabi si sviluppa preferibilmente in terreni ricchi di sostanze organiche e con una buona drenaggio dell’acqua.

La raccolta del wasabi avviene dopo circa 12-24 mesi dalla semina dei semi o dal trapianto delle piantine. Le radici del wasabi vengono scavate a mano per evitare danni.

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Wasabi: cos'è e come si prepara la nota piccante della cucina orientale
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Lo vedete sempre in compagnia di sushi e sashimi ed è la nota piccante, da far mancare il fiato, della cucina orientale. Il wasabi è una salsa verde che si ottiene da una radice, meglio chiamarlo rizoma, della Eutrema japonicum conosciuto anche con il nome di ravanello giapponese, una varietà di rafano molto piccante.
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