La farina di fave è molto apprezzata e utilizzata per la panificazione nelle miscele con farine di frumento. Infatti si trova nelle ricette di molti tipi di pane e il più famoso è la baguette francese. Inoltre la potete trovare in molti prodotti da forno, per la sua particolare caratteristica di facilitare la lievitazione.
La farina si ottiene macinando le fave secche decorticate o fave nette, cioè prive del tegumento esterno più difficile da digerire. Viene macinata con metodo tradizionale a pietra, oppure tramite l’impiego di molini elettrici. Invece per usi domestici può essere facilmente realizzata con macinini e robot. È una farina difficile da reperire in quanto il suo impiego è quasi esclusivamente industriale o utilizzata nei panifici. Seguendo semplici procedimenti e soluzioni fai da te scoprirete come fare la farina di fave ottenendo una farina di ottima qualità. Ricordiamo che come tutte le farine di legumi, la farina di fave è senza glutine.
Come fare la farina di fave, soluzione semplice fai da te
Farina di fave fai da te
Attrezzi:
-
- robot da cucina o macina caffè elettrico
- setaccio
- contenitori a tenuta stagna per conservazione
Le fave decorticate o fave nette si trovano dappertutto. Sono sicuramente un prodotto facile da trovare a differenza della farina, destinata a mercati differenti alla grande distribuzione. Esistono di diverse dimensioni esattamente come del suo prodotto fresco. Sono quasi sempre vendute in confezioni sigillate oppure sfuse nei negozi di legumi specializzati.
Potete scegliere di lavarle e poi asciugarle per bene. Per sicurezza passatele anche in forno a bassa temperatura 60-80°. Dovranno essere completamente asciutte e secche. Se avete scelto un prodotto biologico e sano, dal bel aspetto, potete saltare questa fase. Per questo motivo macinatele direttamente senza ulteriori passaggi.
Macinate utilizzando un robot da cucina o il vecchio macinacaffè. Anche con il bimby che si adatta benissimo a questo scopo, potete realizzare la farina di fave.
Macinate piccole quantità per volta e setacciate ad ogni passaggio. Una minima parte sfuggirà alle lame del vostro macinino ma non buttatela. Utilizzate la parte più grezza rimasta nei minestroni o nelle zuppe come legume spezzato o addensante.
Conservate invece la farina più fine in contenitori ermetici puliti e asciutti poi riponetela nella dispensa. Ricordate sempre che un farina andrebbe consumata entro venti giorni, per non perdere le importanti capacità nutritive.
Farina di fave: caratteristiche e impieghi
La caratteristica principale della farina di fave, è un enzima capace di trasformare gli amidi presenti nelle farine, in zuccheri. Questo permette di dare forza ai lieviti durante tutto il processo di lievitazione. Solitamente viene anche impiegata per aumentare il contenuto proteico nei prodotti da forno.
Nella ricetta tradizionale della baguette francese, è presente una percentuale di farina di fave, per conferire a questo tipico pane: colore, consistenza e la tipica crosta dorata e croccante. Ha la capacità di schiarire la mollica, migliorando lo sviluppo del pane, aumentando la forza della farina di frumento e ne migliora assorbimento e stabilità. Ulteriore caratteristica è quella di intensificare la colorazione della crosta.
L’impiego della farina di fave abbatte notevolmente i danni delle farine più raffinate, apportando importanti elementi.
In tutte le ricette che prevedono farine di frumento, possiamo tranquillamente, sostituire il 15-20% con la farina di fave senza influire sul gusto, sostenendo lievitazione e apportando le proteine mancanti alle farine di frumento.
Può essere utilizzata pura al 100% per ricette senza glutine. Si possono realizzare pane e focacce, ma anche pasta, dolci e zuppe.
A questo link potete trovare alcune ricette realizzate con la farina autoprodotta di fave
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